Dalla preziosità delle risorse idriche fino alle tanto discusse energie rinnovabili, passando per l’edilizia e l’abitare sostenibile, le nuove filiere del food, la logistica, i nuovi packaging e il ruolo del digitale. Sarà un viaggio a 360 gradi nel mondo del green quello che si svolgerà a Parma dal 5 al 7 maggio, con il ritorno del Festival della Green Economy, che sarà anticipato, dal 2 al 4 maggio, dall’apertura di decine di “Fabbriche della Sostenibilità” sparse soprattutto tra Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. A promuoverlo ItalyPost, Fondazione Symbola e il Corriere della Sera con L’Economia e Pianeta 2030. Al centro del dibattito nella città ducale sarà proprio l’esperienza delle imprese, che ogni giorno si confrontano con le sfide e le opportunità che si nascondono dietro il colore verde.
A prenderne parte saranno allora tutti i più importanti protagonisti di un territorio vocato alla sostenibilità, da Barilla a Mutti, da Davines Group al Gruppo Chiesi, dal Consorzio del Parmigiano Reggiano a quello del Prosciutto di Parma, da Colser a Garc, da Metlac a Lincotek e Laterlite. Ma con loro tante altre aziende multinazionali e nazionali come Tetra Pak e Amorim Cork, le venete Cereal Docks, Irsap, Cielo e Terra, Fomet, Fitt, Piovan, Kioene, le concerie delle valli dell’Arno e del Chiampo, i consorzi dei bacini idrici del Po’ e del Brenta, istituti di credito come Crédit Agricole e multiutilities come Iren, aziende lombarde come Feralpi, toscane come Manteco o società di Facility Management come Ecostilla. Oltre a loro personalità come il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e gli esperti mondiali dei temi caldi della green economy.
Ad aprire il Festival il venerdì sarà infatti “La voce delle imprese” (questo il titolo dell’evento): interverranno Fulvia Bacchi, direttore UNIC Concerie italiane, Mauro Fanin, ad di Cereal Docks, Andrea Colombo, amministratore delegato di Lincotek, Maurizio Fusato del Gruppo Feralpi e ad di Presider e Filippo Zuppichin, ad di Piovan. Si proseguirà poi con l’affrontare il tema della transizione ecologica con lo sguardo puntato al panorama europeo. Sul palco gli interventi di Nicola Bertinelli, presidente Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, Davide Bollati, presidente Davines Group, Maria Paola Chiesi, Head of Shared Value & Sustainability Gruppo Chiesi, Luca Dal Fabbro, presidente Iren, Giampiero Maioli, ad di Credit Agricole Italia, Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola. A concludere l’evento di apertura l’atteso intervento del ministro Pichetto Fratin.
Interverrà poi il premio Nobel per la fisica 2010 Andrej Gejm, che interverrà durante la prima giornata di Festival, venerdì 5 maggio. A chiudere quella stessa giornata ci sarà poi Jan Olof Lundqvist, senior researcher dello Stockholm International Water Institute, che dialogherà con Alessandro Bratti, segretario generale Autorità di bacino distrettuale del fiume Po.
E sull’acqua interverrà anche Giulio Boccaletti, chief strategy officer The Nature Conservancy, che anticiperà l’apertura del Festival giovedì 4 maggio alle 21, parlando dei temi del suo libro “Acqua: una biografia” (Mondadori). A fare i saluti iniziali sarà il sindaco di Parma Michele Guerra.
Ci sarà anche Henry Sanderson, giornalista e autore del libro in uscita “Il prezzo della sostenibilità. Vincitori e vinti nella corsa globale all’auto elettrica”, che dialogherà con Alessandro Aresu, consigliere scientifico rivista Limes e Silvia Bodoardo, docente di Scienza Applicata e Tecnologia Politecnico di Torino.
Nell’ultima giornata del Festival, fra i tanti si potrà ascoltare un panel su “Le tante sfide dell’energia pulita”, con Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola, Sonia Sandei, head of Electification Enel Group. La conclusione sarà affidata al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Ci sarà poi un evento eccezionale alle ore 18 che prevede un dialogo tra Vincent Stanley, direttore Filosofia Patagonia e Maria Paola Chiesi, Head of Shared Value & Sustainability Gruppo Chiesi, sullo scopo d’impresa, ossia la ricerca del cosiddetto “purpose” nell’attività di un business.
Durante la kermesse ci sarà anche la prima edizione del Premio Green Book, con la cerimonia di premiazione del titolo che meglio racconta il mondo della green economy. A contenderselo saranno “Chi possiede i frutti della terra”(Editori Laterza) di Fabio Ciconte, “L’incredibile storia della neve e della sua scomparsa” (Aboca) di Alberto Grandi, “Capitalismo carnivoro” (Il saggiatore) di Francesca Grazioli, “La meraviglia è di tutti” (Einaudi) di Luca Molinari, “La sostenibilità è un’impresa” (Hoepli) di Marco Stampa, Donato Calace e Nicoletta Ferro.
Il Festival della Green Economy è realizzato con l’Università di Parma, il Comune di Parma, l’Unione Parmense degli Industriali e Parma io ci sto!, col patrocinio deò Comune di Parma, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Commissione Europea. I Main Partner sono Crédit Agricole Italia, Davines Group, Iren. I partner sono Gruppo Chiesi ed Ecostilla con il contributo di Barilla e Kioene. Supporter sono Agugiaro e Figna, Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, auxiell, Unic, Viacqua, Feralpi, Parmigiano Reggiano, Colser, Regenerative Society Foundation, Tetra Pak, Prosciutto di Parma, Gag, Fitt. Con la collaborazione di Fepa, Lincotek, Garc, Areatecnica. Partner tecnici sono Lattebusche, Astoria, Fondazione Monte di Parma, Ape Parma Museo, Loison, Manteco, Tic Tac, De Simoni. Media partner sono la Gazzetta di Parma e Whitecup.
Il programma completo è disponibile sul sito.